Blue Connection, la solidarietà ha le impronte color del cielo
Risulta impossibile riassumere quelle molteplici emozioni che l'evento internazionale Blue Connection©, alla sua seconda edizione, ha saputo suscitare. Dai bambini di nidi e micronidi di Fossano, in provincia di Cuneo, agli anziani del Pensionato "Regina Elena", a qualche chilometro dal capoluogo piemontese, passando per gli alunni di scuole elementari, medie, licei e perfino dell'università che hanno partecipato con entusiasmo, insieme a docenti e familiari, ai diversi "momenti in blu" organizzati grazie all'impegno di tutti coloro che hanno aderito a questo movimento spontaneo, nato in Tunisia.
Blue Connection© è stato, per quasi due mesi, una lunga kermesse di manifestazioni diverse tra loro, per programma, ma uguali per contenuto: la consapevolezza sull'autismo, con la precisa volontà a promuovere gli IAA (Interventi Assistiti con l'Animale), di favorire non solo l'inclusione di chi è portatore di questa sindrome ma anche delle loro famiglie.
Gente che per la prima volta ha avvicinato quei cavalli che i diversi centri ippici hanno messo a disposizione del pubblico tra spettacoli, salto ostacoli, horseball, trekking, uscite in carrozza, esibizioni e l'attesissimo "battesimo della sella".
Tanti altri animali hanno caratterizzato i vari appuntamenti che da Trento a Palermo, da Torino a Taranto, dalla Toscana alla Basilicata hanno guidato i bambini presenti in un fantastico mondo a quattro zampe, costellato di palloncini blu che sono volati nei cieli italiani rispondendo affermativamente alla richiesta del Centre Hippique Mahdia, una piccola associazione tunisina operativa da 26 anni, di partecipare a questo evento così particolare.
« Una mattina d’inverno - racconta con la voce rotta dall'emozione Giulia Fiore di Terre Brune Equestrian Centre spiegando ai partecipanti l’importanza di questa manifestazione istituita dall’ONU nel 2007 e del suo contesto mondiale - ricevo una telefonata inaspettata dalla Tunisia. Una signora che nella sua terra adottiva decide di contattarmi e coinvolgermi in un evento grandioso. La signora Maria Gabriella Incisa di Camerana sta organizzando BLUE CONNECTION e desidera che il suo lavoro, il mio lavoro e quello di tutte le persone che quotidianamente lottano per una società migliore, maggiormente includente, abbia un riscontro non solo locale ma mondiale, attraverso una connessione, una rete di collaborazione che ci veda impegnati nel promuove quel benessere che nasce dal praticare l’equitazione, stando in contatto con gli animali e la natura. Io la ringrazio per avermi ed averci dato questa possibilità. Noi abbiamo accettato l’invito e speriamo che nella nostra piccola realtà si possa contribuire ad educare, a sensibilizzare e ad includere senza riserve, con maggiore consapevolezza e solidarietà, le persone con autismo».
Pensiero condiviso dagli altri organizzatori, nelle diverse regioni italiane, che sono riusciti a coinvolgere anche le amministrazioni pubbliche facendo illuminare di luce blu, il colore simbolo dell'autismo, monumenti, fontane e palazzi comunali, a testimonianza di questo sostegno per una corretta conoscenza del disturbo autistico, per agevolare la diagnosi precoce, incoraggiare un intervento adeguato secondo le attuali evidenze scientifiche, sostenere la valorizzazione e l’inclusione nella collettività, nelle scuole e nel mondo del lavoro e dello sport degli individui affetti dal disturbo in questione.
Stefano Summa, arciere a cavallo e istruttore di equitazione che ha ospitato la manifestazione lucana "Puliamo il mondo: raccolta rifiuti sui sentieri dei briganti" aggiunge: «Giornata piena di soddisfazione, di sorrisi, fatti da piccoli gesti che riempiono il cuore, come trasmettere la passione per il cavallo e renderlo accessibile a tutti. Il cavallo è il legame che unisce persone diverse tra loro, trasmettendo dei valori che motivano la vita, arricchendola di emozioni uniche, come questa giornata davvero luminosa e speciale».
Blue Connection© ha dimostrato di essere anche una piattaforma virtuale che ha permesso di mettere in relazione i diversi attori di progetti educativi per l’inclusione sociale e l’autonomia personale anche attraverso lo sport, promuovendo la collaborazione tra Enti, Istituzioni e Associazioni al fine di favorire la costituzione di una rete di servizi sanitari, sociali, assistenziali, educativi e culturali in favore delle persone con autismo e delle loro famiglie.