I cavalli , guide silenziose della mia esistenza
Penso e ripenso come fare a ridurre le mie emozioni in una paginetta, sembra impossibile, sintetizzare non è mai stato il mio forte! Ho pensato di dividere in tre “atti” (prometto brevissimi) per descrivere questa mia vita con loro, da quando avevo 5 anni ad oggi che ne ho 38.
Un'infanzia speciale.
Ripensando alla mia infanzia sorrido e torno quasi in quei momenti. Ho tantissimi aneddoti molto cari, vi accompagno in alcuni sperando che possiate vivere, almeno in parte, ciò che provavo allora. Avete mai provato ad immergervi nel gioco di ruoli di un bambino calato nel suo mondo? Vi consiglio di provare, la stessa identica cosa può succedere immergendovi profondamente nella vita di un cavallo, anche solo per alcuni istanti nel prato con loro.
A 10 anni andavo per il monte con il mio cavallo Fox. A quell'età ero quasi sempre senza sella, in capezza, a volte senza redini. C'era ovviamente uno spirito protettore dei bambini a vegliare su di me e si era evidentemente incarnato nel mio cavallo. Recentemente ho trovato un quadernino di poesie d'amore, tutte da me scritte per lui. Una descriveva la curva che anticipava un nostro noto lungo crinale, prendevamo il galoppo in anticipo per fare quella lunga stradina di terra a tutta birra. Ovviamente i miei genitori non sapevano nulla e Fox ha sempre mantenuto il segreto.
Una notte mio padre non mi trovò nel mio letto. Preoccupatissimo non vide la letterina che avevo lasciato dove avrebbe letto ciò che non mi lasciava dormire: il pensiero di avere litigato con la cavalla Gioia. Avrebbe anche letto che sarei stata nella mangiatoia della cavalla con la mia coperta, ma mio padre uscì preoccupato senza vederla. Il nostro cane Buck lo portò nella stalla. I cavalli non erano usciti al pascolo, Gioia vegliava su di me.
Solo ora comprendo quale meraviglia ho vissuto. Mi sento in colpa con quei cavalli per aver processato cosa hanno fatto per me solo in età matura. Mi mancano molto.
La fatica.
Sarò brevissima. Lavoro con i cavalli da 20 anni, la vita è faticosa con le mille sfide che ti pone, la carriera, la famiglia, il mutuo... due anni fa sono arrivata a confessare a mio marito che non sapevo più se amavo lavorare con i miei cavalli (si perché per lavoro dovrei anche cavalcarli ed addestrarli...). Lui mi disse saggiamente che non potevo saperlo in quel momento, ero troppo stanca ed affaticata da troppo tempo. Avevo paura di non vederli più mentre insegnavo, avevo paura di non sentire più niente. Un giorno mi trovai a vivere sulla mia pelle una forte ingiustizia verso un cavallo che avevo appena lavorato. Lo avevo lavorato con il mio cuore e, quello che successe dopo, quando un altro cavaliere lo montò spezzandolo senza ritegno, mi fece piangere tantissimo. Quella notte non dormii, in un vortice di emozioni e di pianto, forse simile alla notte in cui andai da Gioia. Quelle lacrime furono il ritorno alla mia origine, all'amore senza fondo che nutro per questi animali e alla compassione che ho per loro quando li vedo soffrire.
Madre.
Tre anni fa sono diventata mamma del bimbo Alan. L'ho fatto quando non ero più giovane ed ho aspettato così tanto perché volevo avere creato un paradiso in cui crescere mio figlio. Abitiamo immersi nella natura, apparentemente isolati dalla civiltà eppure con la casa sempre piena di amici. I suoi fratelli e sorelle sono i nostri gatti, il cane e ovviamente i cavalli. Il bosco è la nostra casa e la sera Alan chiama i gufi e i lupi imitando le loro voci. Non metto nessuna pressione per indirizzarlo verso i cavalli, non ha un pony perché non gli comprerei mai un animale senza che questo nasca da un desidero sincero e profondo: non sono giocattoli. Se vorrà potrà imparare con la saggia cavalla Honey, oggi 25 anni di cui 23 passati con me. Non importa se non galopperà sui crinali, quello che invece adoro è quando si mette la pila frontale per accompagnarmi nel giro di controllo serale, guardiamo le stelle e mi aiuta con il fieno prima di dare la buonanotte ai cavalli.
In questi ed altri modi i cavalli continuano ad illuminare la mia vita e la mia strada. Provo un grande senso di gratitudine verso la forza della Vita e per loro che continuano a connettermi ad essa.