
Immagine di fantasia che rappresenta una delle prime olimpiadi moderne (Immagine di Gianluigi Giovagnoli,
Il concetto di Sport. Riconoscimento, Autorità di riferimento e conclusioni
Riconoscimento e Autorità di riferimento
Affinché un'attività possa essere considerata uno sport a livello nazionale e internazionale, da quanto esposto, è quindi basilare che sia regolata da norme che ne custodiscano e attuino i valori morali portanti e che tali norme siano emanate dalle autorità competenti del settore sportivo in autonomia. Queste autorità includono quindi il COI, i vari CON e le Federazioni Sportive internazionali e nazionali (FSI e FSN) che li vanno a costituire, unitamente alle Discipline Sportive Associate (DSA) e agli Enti di Promozione Sportiva (EPS) di riferimento.
Perché un'attività possa essere compitamente considerata uno sport a livello nazionale o internazionale, appare quindi logico che debba essere riconosciuta dalle autorità competenti nel settore sportivo (si veda il citato Statuto del CONI)10.
Infatti il citato D.lgs 36, sempre all’Articolo n.2 (Definizioni) definisce il settore sportivo giovanile, come il settore organizzato dalle FSN, dalle DSA o da altri organismi sportivi competenti, per finalità tecniche, didattiche e formative, formato da giovani minori di età, di ambo i sessi. Così come definisce gli sport di alto livello, come l'attività sportiva svolta dagli atleti e dalle atlete riconosciuti di alto livello dalla FSN, dalla DSA o dalla Lega di riferimento e lo sport olimpico, come la disciplina sportiva ammessa a partecipare ai Giochi Olimpici e lo sport paralimpico, come la disciplina sportiva ammessa a partecipare ai Giochi Paralimpici;
L’autonomia dalle autorità competenti del settore sportivo è quindi preservata anche dal Governo italiano, che, infatti, nell’atto che definisce le funzioni del Dipartimento per lo Sport , all’articolo 26, dopo aver sancito che
“…cura i rapporti internazionali con enti e istituzioni che hanno competenza in materia di sport, con particolare riguardo all'Unione europea, al Consiglio d'Europa e, in particolare all'Enlarged partial agreement on sport (EPAS), all'UNESCO, all'Agenzia mondiale antidoping (WADA), e agli organismi sportivi e ai soggetti operanti nel settore dello sport;”
esplicita anche che
“…esercita i compiti di vigilanza sul Comitato Olimpico Nazionale (CONI), sul Comitato Italiano Paralimpico (CIP)…;”
E’ pertinente osservare che, in linea generale, la funzione di "vigilare" fa riferimento a un compito di controllo e supervisione generale per assicurarsi che l'Ente vigilato agisca in conformità con le leggi, le regolamentazioni vigenti e gli obiettivi prefissati, senza però interferire direttamente nella sua gestione quotidiana o nelle decisioni operative. La vigilanza ha quindi un carattere non invasivo e si concentra sul monitoraggio delle attività, sulla valutazione dei risultati e sulla verifica del rispetto delle norme.
Federazioni Sportive Nazionali e Internazionali
Le federazioni sportive nazionali sono organizzazioni che regolamentano e promuovono uno specifico sport all'interno di un determinato paese. Esse svolgono un ruolo cruciale nel fornire struttura e regolamentazione alle competizioni sportive nazionali e nel rappresentare il paese in ambito internazionale.
Le federazioni sportive internazionali, invece, sono organismi che regolamentano e promuovono uno specifico sport a livello globale. Queste federazioni sono responsabili della definizione delle regole e delle normative dello sport in ambito internazionale e dell'organizzazione di eventi internazionali di alto livello, come i Campionati continentali, del Mondo e delle Olimpiadi.
Comitati Olimpici Nazionali e Internazionali
I Comitati Olimpici Nazionali (CON) sono enti responsabili della promozione dello sport e della partecipazione olimpica all'interno di un determinato paese. Essi collaborano strettamente con le federazioni sportive nazionali per garantire la preparazione e la partecipazione degli atleti ai Giochi Olimpici.Il Comitato Olimpico Internazionale (COI), invece, è l'organismo internazionale responsabile dell'organizzazione e della supervisione dei Giochi Olimpici. Il COI riconosce e collabora con le federazioni sportive internazionali per garantire la promozione e lo sviluppo dello sport a livello globale.
ConclusioneIl collegamento tra la definizione di sport e il Comitato Olimpico Internazionale è evidente attraverso i principi e i valori sostenuti dal COI e ripresi e sostenuti dalle organizzazioni politiche sovranazionali (Carta Europea Dello Sport e Trattato sull'Unione Europea) e nazionali (e.g. Costituzione Italiana). E’ quindi del tutto evidente che la definizione e il riconoscimento dello sport sono questioni complesse che intersecano dimensioni tecniche, legali, culturali, sociali e morali. Pertanto lo sport deve essere inteso come un fenomeno multidimensionale che, oltre a promuovere la salute e il benessere fisico, svolge un ruolo fondamentale nella costruzione di ponti culturali e sociali tra individui, comunità e nazioni. In questo contesto, la legislazione e i principi internazionali fungono da catalizzatori per assicurare che lo sport mantenga la sua integrità e continui a contribuire positivamente alla società.
Nell'era moderna, lo sport ha quindi assunto un ruolo cruciale nella società, trascendendo la mera attività fisica per diventare un fenomeno culturale, sociale e formativo e sono precisamente questi obbiettivi educativi, sociali e morali che, grazie anche ad una recente lettura costituzionalmente orientata, ne consentono una chiara identificazione e distinzione da altre attività fisiche.
In conclusione, lo sport può quindi essere definito come:
“qualsiasi forma di attività fisica dotata di valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico che sia fondata sul rispetto di regole che, attraverso una partecipazione organizzata o non organizzata, hanno per obiettivo l'espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali e l'ottenimento di risultati in competizioni di tutti i livelli”.
Tuttavia, affinché un'attività possa essere compiutamente considerata uno sport a livello nazionale e internazionale, si è visto che è essenziale che sia anche riconosciuta dalle autorità competenti nel settore sportivo di pertinenza, come Federazioni Sortive Nazionali (FSN) e internazionali (FSI), DSA ed EPS e Comitati Olimpici Nazionali (CON) o internazionali (COI e CPI ). L'importanza del riconoscimento da parte delle autorità sportive nazionali e internazionali conferisce, infatti, legittimità e credibilità agli obbiettivi sociali e morali di tale attività sportiva, consentendole anche di partecipare alle competizioni di livello nazionale e internazionale.
In estrema sintesi, da quanto qui esposto, tutte le attività agonistiche e formative organizzate secondo i regolamenti emanati dalle autorità sportive competenti (i.e. in Italia dagli Enti riconosciuti dal CONI, ovvero Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate ed Enti di promozione Sportiva) possono essere a buona ragione considerate quali pratica dello sport e quindi attività sportive.
Tuttavia resta ancora da chiarire il motivo per cui il legislatore ha sentito la necessità di specificare che gli aspetti organizzativi della partecipazione non influiscono sulla definizione (“…attraverso una partecipazione organizzata o non organizzata…”), lasciando il dubbio su cosa realmente s’intenda per “partecipazione organizzata”.
Restano quindi diversi punti ancora da chiarire e risolvere e il fatto che sia stato necessario un testo così lungo e articolato per tentare di comprendere tale definizione, in realtà, rappresenta la prova dell’importanza dello sport quale attività umana così universalmente rilevante per i valori morali intrinseci che veicola e con radici storiche che affondano nelle origini stesse della civiltà.