Quattrocento metri memorabili di un Derby fantastico
L'ippodromo delle Capannelle, splendido nell'abbraccio dei 12 mila in un giorno caldo e assolato, quasi sembra trattenere il fiato mentre si aprono le gabbie della 139a edzione del Derby Italiano di galoppo. La voce del bravo Gabriele Candi ci conduce nella narrazione di una corsa che regalerà emozioni e brividi. Subito veloce in avanti Frozen Day che conduce ad andatura brillante nei confronti di Emperor Of Love al cui esterno galoppa Open Skies.
Sui primi ha preso posizione anche Arrival, dietro al quale è appostato il mantello grigio del tedesco Arkadan, quindi Lord Sakay con all'esterno Vecello, e ancora Don Chicco, Tramaglino, nella cui schiena galoppa il dormelliano Tempesti. Siamo sul finire della retta di fronte e lo schema non ha seguito variazioni. I cavalli percorrono la piegata di fondo ed entrano in dirittura, 800 metri a venire a casa. Frozen Day è ancora in vantaggio lungo lo steccato, al suo esterno è ancora bene in quota Open Skies, mentre ha trovato un varco interno Emperor Of Love ed è all'appoggio Arkadan che prepara il suo allungo con il suo fantino Clement Lecoeuvre. Intanto, nel gruppo, ha guadagnato molte posizioni Tempesti. Eccoci al paletto dei 400 finali, sul prato arriva l'onda dei cavalli lanciati al galoppo.
Dallo steccato sembra la sinfonia di un'orchestra. Il Derby si decide qui: al largo spunta la giubba biancorossa con croce di Sant'Andrea, Tempesti ha chiamato a palo lontano, si sente il boato della folla quando il dormelliano passa in vantaggio. Nel frattempo il grigio Arkadan ha trovato un varco all'interno, Frozen Day è ancora in quota ma ha esaurito la sua spinta, Open Skies è calato, galoppa ancora con efficacia Emperor of Love e dal plotone si è fatto avanti Lohengrin, gli altri sono battuti. Siamo al paletto dei 200 finali quando sono rimasti in lotta soltanto due magnifici purosangue, il tedesco Arkadan e al suo esterno il dormelliano Tempesti. I due jockey danno fondo a tutto il loro miglior repertorio, braccia e frusta per sostenere i loro cavalli in un match stratosferico, un ultimo furlong dove nessuno dei due antagonisti si vuol arrendere. Tempesti sembra ancora difendere qualcosa, ma all'interno il tedesco dal mantello grigio ferro rientra e proprio, sul traguardo, prende un margine minimo ma decisivo.
Sfuma il sogno di Dormello e di tutti gli appassionati italiani di riportare a Bolgheri dopo 42 anni il Nastro Azzurro. E' stata una corsa da lasciarci senza fiato, in un misto di entusiasmo e di delusione, un tuffo al cuore in quei 400 finali che non hanno dato tregua in un caleidoscopio di colori, respiri, battiti, criniere che si sfidavano; due furlongs che sono stati qualcosa di cinematrografico: emozioni e gesti sublimi in movimento con ad attraversare il tappeto erboso davanti alle tribune stracolme, le braccia e la testa dei fantini, il cuore, i polmoni di due meravigliosi purosangue, ognuno dei quali meritava di vincere. Al terzo posto ancora un discreto Frozen Day, front runner della competizone, quarto un buon Emperor of Love, mentre al quinto posto la sorpresa di quota Lohengrin.
E' stato un pomeriggio indimenticabile, Roma e la bellezza della sua Corsa di maggio, quella galoppata che profuma di rose la nostra ippica. Un Derby anche di alto valore tecnico, che ci aspettiamo venga adeguatamente valorizzato dai numeri del Racing Post.