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Bonjour madames et monsieurs. Avete mai provato una strana sensazione che vi fa cambiare direzione?Quello che ho sentito quando ho visto il cartellone con il cavallo a “stelle e strisce” alla fermata George V della Metro 1 di Parigi è stata proprio questa.
PISA. E' la soluzione di un handicap affollato, magari anche ben dotato. Leggi i partenti e quando arrivi a 51-50 chili ecco il nome di Sara Spampatti, fantino rivelazione. L'avevamo scoperta a Merano, nel suo talento, nella sua capacità di infilare nella corsia giusta il baio Quello per venire a vincere il Premio delle Alpi.
Nemmeno la minaccia di pioggia ha frenato l’entusiasmo delle migliaia di appassionati (alla fine sono stati oltre 12.000) che hanno popolato le gradinate e i giardini dell’Ippodromo Capannelle per vivere la magia dell’evento ippico più atteso dell’anno, il Derby Day.
È iniziato il conto alla rovescia che ci porterà al giorno più importante dell’anno, quello che tutti gli amanti dell’ippica aspettano con trepidazione: Domenica 19 Maggio 2024, all’Ippodromo Capannelle, va in scena il DERBY DAY.
141 anni di storia per un evento unico e imperdibile, una storia meravigliosa iniziata nel 1780 grazie alla genialità di Mr. Stanley, dodicesimo conte di Derby.
Si è svolta questa mattina al Museo dell’Ara Pacis a Roma la conferenza stampa di presentazione del 140° Derby Italiano del Galoppo e del Derby Day, in programma all’Ippodromo Capannelle domenica 21 Maggio 2023.
L'ippodromo delle Capannelle, splendido nell'abbraccio dei 12 mila in un giorno caldo e assolato, quasi sembra trattenere il fiato mentre si aprono le gabbie della 139a edzione del Derby Italiano di galoppo. La voce del bravo Gabriele Candi ci conduce nella narrazione di una corsa che regalerà emozioni e brividi. Subito veloce in avanti Frozen Day che conduce ad andatura brillante nei confronti di Emperor Of Love al cui esterno galoppa Open Skies.
“Napoli si annuncia libera, allegra e vivace: una folla immensa di gente corre alla rinfusa. Il re è a caccia, la regina attende il lieto evento. Tutto va per il meglio.”
Vorrei essere lì domenica; mi piacerebbe partire come fece Goethe che in una notte del 1786 improvvisò una fuga, presentò un passaporto con un nome che non era il suo, ma di un certo Philipp Möller, e se ne andò con una carrozza di posta. Voleva essere libero, cambiare identità per ritrovare paradossalmente se stesso e la sua creatività e solo quando fu arrivato a Napoli si sentì a casa.
Sulle rive dell'Arno ecco Pisa, una piccola Parigi. I suoi palazzi rinascimentali, i suoi ponti e il fiume che qui approda alla sua foce, il mare è a soli dieci chilometri. Pisa e i suoi lungarni, cari a Giacomo Leopardi, che vi ritrovò la sua miglior ispirazione. L'antica Repubblica Marinara, la scienza con Galileo, l'università e una piazza dalla bellezza che toglie il fiato: il verde del prato, il bianco del marmo e quella sequenza Duomo, Battistero e Torre Pendente, capolavori innalzati al cielo per comporre un quadro che sotto la luna ha la suggestione di un quadro di De Chirico.