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PISA. Ha debuttato in corsa il 12 giugno 2020 a Most, Lenka Neprasova, ventunenne jockette di Karlovy Vary, località termale della Boemia Occidentale, in Repubblica Ceca. Praga dista 130 chilometri. La bionda fantina ceca è finita domenica in copertina all'ippodromo pisano di San Rossore: con una magistrale interpretazione e un duello conclusivo appassionante con una prima lama del circuito come Bartos, Lenka ha portato al successo il dieci anni Ivo nella Gran Corsa Siepi di Pisa.
PISA. Dicembre inizia a San Rossore con un super convegno di dieci corse e start alle 11.30. Al tradizionale format delle 7 prove in piano si aggiunge il recupero di tre corse in ostacoli per quello che di fatto è l'opening day della stagione 'hurdle and chase' del Prato degli Escoli.
PISA. Domenica speciale all'ippodromo del Prato degli Escoli, dove gli ostacolisti si prendono la scena. Pisa programma i clou dedicati ai saltatori, con la Corsa Siepi dei 4 anni e la Gran Corsa Siepi di Pisa. Si gira e si salta con corse spettacolari perché, quando si affronta il tracciato in ostacoli attorniato dai pini, il ritmo non manca mai.
PISA. Quando sul sito della dichiarazione dei partenti è uscita la starting list della prova d'apertura di venerdì a San Rossore e abbiamo letto Sky Constellation 66 chili abbiamo pensato ad un errore. Già, perché era poco plausibile che un cavallo vincitore in autunno della Corsa Siepi di Treviso corresse a peso base una condizionata in steeple a Pisa.
TREVISO. Il Sant'Artemio di Treviso manda in scena, questo sabato, i clou in ostacoli della sua riunione d'autunno. Sono venute delle corse discrete che hanno un certo livello qualitativo, con diversi reduci della stagione meranese e alcune novità.
Settembre è il mese d'oro di Merano, la cattedrale dell'ostacolismo, quella splendida distesa di verde negli occhi quando entri a Maia. Il dedalo dove i siepisti e i chaser saltano nel verde, di fronte alle tribune sempre gremite.
E’ successo. E’ successo per davvero. Tutto quanto non solo il team del cavallo ma un po’ tutto l’ambiente più o meno velatamente s’aspettava, è successo per davvero. L’Estran è entrato nell’olimpo dei saltatori che sulla pista di Maia con le loro gesta hanno fatto la storia, vincendo per il terzo anno consecutivo la più spettacolare corsa sugli ostacoli, la più coinvolgente, la più sentita. In un ambiente ancora una volta elegantemente vestito a festa, d’accordo coi numeri consentiti dal momento attuale,
MERANO. La parola estetica deriva dal greco e il suo significato attinge al vocabolo sensazione. Ed è una sensazione di contemplazione della bellezza quella di chi arriva a Maia per assistere alle corse in ostacoli in quel luogo dove il verde e il cielo fanno da meraviglioso fondale ai cavalli protesi in un salto, in una parabola che atterra sul prato per riprendere il galoppo verso un nuovo ostacolo da affrontare. Merano, la cattedrale dell'ostacolismo in Italia, con la sua visione cosmopolita che ne fa crocevia internazionale per grandi eventi in siepi e in steeple, nel prossimo weekend manda in scena il suo Festival d'inizio estate.