I cavalli leggono il libro di quello che siamo
L'ha rifatto.
Alberto "Caramella" Foà, certamente il più ippico tra i cantautori italiani, ha dato alle stampe, o meglio, ha pubblicato una nuova canzone, "La spugna e la stanza", in cui è riuscito in un solo verso del testo, a riassumere l'essenza dell'empatia e della sensibilità, della fiducia, che i cavalli concedono a chi sa aprirsi, a sua volta, con loro: "I cavalli leggono il libro di quello che siamo"...
Bellissimi pensiero e concetto, poetica la forma espressiva, meravigliosa e meravigliante la canzone.
Una semplice canzone d'amore, se vogliamo più d'amore delle altre, dove a essere celebrato e raccontato è l'amore fatto, immaginato e vissuto, anche a distanza.
L'amore insomma, quello vero ed insieme assurdo, è "come il mattino non dà spiegazioni", è "come la sera" ed è "come la notte, non usa parole" e per l'amore non contano "torti e ragioni" e nemmeno se si vive in continenti diversi e con altre persone perché, dall'inizio alla fine, che appunto non può arrivare, esistiamo solo "Io e te"...
Infatti, "i cavalli che leggono il libro di quello che siamo", non "di quello che sono", perché i cavalli ascoltano le favole, il cuore e i silenzi, comprendono le storie d'amore e le condividono con chi sa cantargliele.
Quanti di noi, piuttosto, sanno ascoltare davvero i cavalli?
Ecco il link per ascoltare e acquistare il brano, uscito da poche ore...https://lnk.to/Laspugnaelastanza