Compagni di scuderia
Una storia quella dei cani da sleddog che nell’immaginario risale alla leggendaria “Corsa siero del 1925”, nota anche come la Grande Corsa della Misericordia, in cui le squadre di cani da slitta hanno permesso il trasporto del siero di antitossina della difterite in condizioni estreme, per oltre 700 miglia, per salvare la città “Nome” in Alaska da un’epidemia.
Dagli studi di design più affermati agli studenti d’arte e tecnologia, con l'obiettivo comune di sviluppare soluzioni innovative per migliorare la vita degli anziani e dei loro animali domestici.Tra giochi, proposte, terziario, curiosità e show, Quattrozampeinfiera ha premiato così l’inclusività, affinché l’età non costituisca - buonsenso permettendo, ovviamente - un limite nella relazione con il proprio compagno non umano.
Una bella iniziativa che nasce dal cuore. Annalisa Raduano, imprenditrice casearia romagnola e giornalista per passione, ha ideato e realizzato una bottiglia di vino per ricordare la sua cagnolina Maya, che l’ha lasciata lo scorso 23 dicembre.
Quando sentiamo parlare di trekking subito pensiamo a un robusto destriero, a una comoda sella e via, tra boschi e colline! Oggi invece parliamo di un altro animale che non solo è in grado di regalare bellissime passeggiate agli umani che lo scelgano come compagno di escursioni, ma con la sua dolcezza si è rivelato anche un ottimo terapeuta per le persone più fragili con bisogni speciali.
Quando con Maria Lucia Galli abbiamo pensato al nome per questa rubrica senz’altro, e senza alcun dubbio, avevamo in mente una precisa “specie” di compagni di scuderia: i cani.
Fedele alla linea, dunque, ho sempre messo al centro dei miei articoli, interviste e approfondimenti il “migliore amico dell’uomo”, immaginandolo al suo fianco anche quando lo trascura per dedicare maggiore attenzione all’altro animale prediletto: l’ingombrante quadrupede, che lascia spesso poco spazio al povero compagno che si vede costretto ad attendere momenti migliori, miseramente relegato al secondo posto.
Il lento ritorno alla normalità dopo la pandemia tocca anche gli animali domestici, che in molti casi, tra smart working e Dad, hanno sperimentato con gli umani di riferimento una convivenza H24.
I cani, soprattutto, dovranno riabituarsi a una routine fatta di passeggiata, assenza, ritorno, passeggiata...
Oppure potranno convincere i loro umani ad accompagnarli al Giardino di Biba.
Che cos’è il Giardino di Biba?
Forse saprete che esistono nel meraviglioso universo dei cani dei soggetti chiamati “cani moderatori”. Ma che cosa significa? Che cosa fanno, nella pratica, questi soggetti? Inoltre si tratta di un metodo riconosciuto e davvero funzionante?
Per capirlo sono andata a trovare un istruttore cinofilo esperto in questa materia: Luca Santamaria. Lo raggiungo presso il suo centro “Family Dog’s”, non senza perdermi un paio di volte, per le campagne dell’entroterra pisano.
Agli amici di Cavallo2000 senz’altro non occorre spiegare chi sia Linda Tellington-Jones, perché di sicuro conosceranno il suo famoso metodo, il TTouch, applicato ai cavalli. E a proposito di questo cito subito il bellissimo manuale, pubblicato da Equitare editore, Il metodo del TTouch. Comprendere e influenzare la personalità del cavallo, immancabile nella libreria, e nella cultura, di ogni amante dei cavalli.
Su questo metodo, da lei stessa messo a punto, l’istruttrice, esperta di comportamento animale e terapista ...