Doping, squalificato il vincitore del G.P. Merano
HALLING JOY, vincitore del Gran Premio Merano, è stato trovato positivo all’antidoping, in prima e seconda analisi, e sarà quindi tolto dall’ordine di arrivo. La sostanza proibita è la difillina, un broncodilatatore. La notizia è rimbalzata dalla Francia all’Inghilterra, dove è stata diffusa dall’autorevolissimo quotidiano Racing Post, ed è quindi arrivata in Italia in terza battuta.
La Francia è particolarmente interessata perché sono francesi, e quindi saranno promossi, i tre saltatori che seguono Halling Joy nell’ordine di arrivo: il secondo Zarkali, il terzo L’As de Pembo e il quarto Kan Nejd.
La vittoria di Halling Joy aveva avuto un grande risalto perché erano 15 anni che un cavallo “italiano” non vinceva la corsa a ostacoli abbinata alla Lotteria Nazionale. L’ultimo era stato Miocamen nel 1992. Halling Joy appartiene a Ludovica Albertoni vedova Papi ed è allenato da Paolo Favero. Nel Merano è stato montato dall’ex-gentleman rider Raffaele Romano.
Unirelab, il laboratorio preposto all’esame dei campioni per l’antidoping, in data 7 dicembre ha comunicato all’Unione Nazionale Incremento Razze Equine una lunga lista di casi di positività, tra i quali, appunto, quello del G.P. Merano. L’Unire non ha dato alcuna comunicazione, nonostante il Commissario in carica Guido Melzi d’Eril avesse garantito la massima pubblicità, almeno per i casi più clamorosi, nella maxi-conferenza stampa congiunta con il ministro dell’agricoltura Paolo De Castro.
E’ il secondo caso di doping nel Gran Premio Merano. Nel 1982 il vincitore Guidsun fu squalificato a favore di Prince Pamir perché positivo a un medicinale per la tosse.

Halling Joy a Merano nelle foto di Stefano Grasso