Galoppo. Australia splendido nelle Juddmonte St.
INGHILTERRA. Australia sulle tracce del padre Galileo, ripercorre la strada che porta alle prossime Irish Champions Stakes di Leopardstown, in programma Sabato 13 Settembre. Alla prima dell’Ebor meeting l’allievo di Aidan O’Brien domina le Juddmonte International Stakes, il primo ed impegnativo step contro gli anziani, una tappa programmata in ogni suo minimo particolare dal trainer di Wexford, che al contrario del suo predecessore Galileo, ha volontariamente dribblato la corsa regale di Ascot per arrivare con maggior freschezza alla classica di Knavesmire Road.
Il successo ottenuto da Australia ha regalato al master irlandese la quinta vittoria da allenatore in questa corsa, raggiungendo nella speciale graduatoria il collega Sir Michael Stoute, quinto sigillo anche per il proprietario Michael Tabor, che a York aveva già vinto lo scorso anno con Declaration Of War, successo quest’ultimo che si allinea alle affermazioni conquistate da Giant's Causeway (anno 2000), Duke of Marmalade (2008) e Rip van Winkle (2010). Il figlio di Galileo ha mostrato per l’ennesima volta la maturità di un anziano ben rodato, il suo temperamento unito ad un talento di grande appeal e alla sua velocità di base non indifferente, fanno emergere il prospetto di un cavallo dalle doti quasi uniche, la vaga somiglianza con Sea the Stars, l’imprinting di un padre estremamente prolifico, ed il prossimo impegno irlandese con vista sull’Arc, confermano tutto ciò di quanto potuto apprezzare nello splendido pomeriggio del North Yorkshire.
Joseph O’Brien, che aveva dovuto calare di peso per gestirne per le potenzialità, ha eseguito il compito alla lettera, sfruttando il buon ritmo garantitogli dal compagno Kingfisher, sganciando un devastante cambio di passo negli ultimi 300 metri, con il quale precedeva l’ottimo The Grey Gatsby. Terzo a distacco il secondo delle King George Telescope che precedeva il runner up Mukhadram, apparso in affanno nel momento chiave della corsa.
Aidan O’Brien non ha mai messo in discussione le capacità del suo allievo, con lui tutto il suo team di Ballydoyle, lodandolo e coccolandolo come il miglior Galileo mai avuto in training. “Per noi questo era un passaggio fondamentale in una gara così prestigiosa - dichiarava O’Brien Sr – la cosa impressionante di questo cavallo è che possiede un sacco di velocità e Joseph lo ha saputo gestire nel migliore dei modi. Volevamo venire qui e vincere questa corsa, era nei nostri obiettivi, adesso pensiamo a Leopardstown se tutto andrà nel migliore dei modi. Era stato allenato in maniera molto impegnativa per le Ghinee, in quell’occasione non ha avuto fortuna ed il suo lavoro è continuato per i due derby. Nelle ultime settimane si era un po’ appesantito, e non nascondo che ero preoccupato. Il mio cuore a battere alle 4 di ogni mattina a causa di questo cavallo. Tutti a Ballydoyle e Coolmore si sentono privilegiati di essere parte confacente del progetto. Non posso dirvi la massiccia parte che Joseph gioca in tutto questo. Egli ha lottato con il peso e siamo molto contenti per lui. Questi sono grandi giorni e Joseph deve farne parte.”