Influenza dei temi del benessere equino sull'opinione pubblica
World Horse Welfare (WHW) è un'organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 1927 nel Regno Unito, allo scopo di impedire l'esportazione di cavalli inglesi per la macellazione. In quasi un secolo di attività ha continuato a crescere e si è trasformata in una struttura internazionale che ha lo scopo di migliorare gli standard del benessere equino attraverso una serie di campagne di informazione ed educazione. Un esempio significativo della vivacità della società inglese su queste problematiche, che in qualche modo si stanno diffondendo anche in Italia. Ma si parla sempre di realtà diverse.
Nel mese scorso WHW ha predisposto a Londra un incontro in presenza e online sull'influenza delle tematiche del benessere nell'opinione pubblica britannica.L'amministratore delegato dell'associazione Roly Owers si è soffermato essenzialmente sui risultati di un sondaggio - Yougov - che ha rilevato la lenta crescente fiducia del pubblico nell'attuazione della protezione e della tutela del cavallo sportivo da equitazione, rilevata su quello che si vede e si ascolta nei media (dal 10% nel 2022 al 17% nel 2024).
Owers ha dichiarato: "Oltre la metà del pubblico vuole un'informazione maggiore e più accurata sul benessere, come quasi i due terzi degli operatori che interagiscono regolarmente coi cavalli. I cavalieri sono i più interessati; seguono i media del settore, coloro i quali sono a contatto coi cavalli non sportivi e i giudici di gara".
Per commentare quanto emerso dalla rilevazione è stato creato un gruppo di lavoro composto dalla scrittrice inglese Lucy Higginson, dal segretario generale della Federazione Equestre Svedese Johan Fryberg, dalla veterinaria inglese Gemma Pearson, dallo scrittore e giornalista sportivo Nick Luck.
Nick Luck ha preso atto di quanto si sia cercato di mostrare ogni aspetto dello sport per quello che è, di guardare dietro le quinte con onestà e chiarezza, con la massima attenzione all'alimentazione del cavallo, alla ferratura, al tempo trascorso all'aperto per mettere in risalto il vero legame dell'uomo con l'atleta equino.
Gemma Pearson si è concentrata sulla responsabilità di mettere in risalto lo sport, sia da parte dei cavalieri "normali", che dei cavalieri di alto livello o dei veterinari.
johan Fryberg ha riconosciuto la necessità di un approccio aperto e continuo sui temi del benessere. La Svezia vuole essere in prima linea su questi temi, per i quali ha approntato da decenni programmi educativi specifici.
Per Tina Cook è necessaria l'approvazione di regole più stringenti e di un'azione disciplinare per i cattivi comportamenti dei cavalieri, incrementando i controlli nella fase di allenamento.
In breve il sondaggio ha mostrato che una significativa parte del pubblico viene a contatto con gli sport equestri solo attraverso i media, e quindi i Giochi Olimpici di Parigi potrebbero costituire un momento importante di accrescimento della loro visibilità. Il supporto del momento educativo può essere fornito a tutti i livelli e a tutte le età, con la necessaria trasparenza, durante l'intera vita del cavallo, non soltanto durante la vita sportiva.