Love Words, la bella grigia che stacca il ticket per il Regina Elena
ROMA. E' una grigia di bel modello e ha lo scatto importante che risolve le corse dei cavalli. Si chiama Love Words ed è la miglior impressione visiva uscita dalla interessante domenica delle Capannelle.
Una terza domenica di marzo che proponeva due indicativi trial verso le nostre Ghinee, il Ceprano per le femmine e l'Arconte per i maschi, entrambi sulla distanza del miglio.
La suggestione che circonda un trial che profuma di classica è venuta dalla prova femminile, con il bell'assunto di Love Words. La grigia dallo sprinter Blu Point, molto ben presentata da Endo Botti, è sgabbiata in penultima posizione per poi prendere posizione a centro pista in retta d'arrivo. Ben affiatata con Nicola Pinna, la grigia è scattata ai 300 finali mettendo in campo un bel cambio di marcia con il quale ha ben presto disposto di Queen of Maybe, questa battuta nel finale dall'attendista Fast Spirit.
Un'affermazione convincente che vale il ticket per il Premio Regina Elena. Questa portacolori di Mario Sansoni aveva debuttato in ottobre a Pisa con un quinto posto. La vittoria era arrivata alla seconda uscita, con un successo nella maiden di San Rossore del 17 novembre.
Altro passo avanti concretizzato dalla puledra allenata da Endo Botti e Cristiana Brivio quello del Premio Eteocle Bassi del 30 novembre quando la bella grigia entrava in coda sulla dirittura di San Siro per piazzare un bel cambio di marcia ai 250 finali.
La genealogia, con la paternità di un due volte vincitore delle King's Stand Stakes sul chilometro di Ascot, consente a questa pedina di Endo & Cristiana di avere una doppia opzione di programma, il tentativo nella classicissima in rosa di aprile sul miglio alle Capannelle o, in alternativa, un percorso in pista dritta. Vedremo quale saranno le scelte del team.
Il Premio Arconte in pista ha confermato l'incertezza della vigilia con un arrivo serrato, tre cavalli che finivano molto vicini e il successo che andava alla Sicilia che galoppa, qui rappresentata da Kanthan Fly che, montato da un preciso Federico Bossa, piazzava il finish vincente anticipando lo scatto conclusivo di un Cleone Jet finito forte dalle retrovie.
A contatto - corta incollatura, incollatura - concludeva al terzo posto l'atteso Grand Kodiac, molto ben rientrato e protagonista sul percorso di una prova dentro i parziali della competizione. Al quarto posto Gold Freedom, quinto il portacolori di Max Allegri Became Good, che ha recuperato molte lunghezze nella seconda parte della dirittura, trovando anche un intralcio. Da rivedere Bridge Ashi Kun che aveva bisogno della corsa e che si è fatto vedere all'avanguardia, conducendo a buon ritmo nella prima parte di gara.