Merano, vigilia con il cross delle Nazioni
PREMIO DELLE NAZIONI, di nome e di fatto. Il cross-maratona, la corsa più lunga dell’intero panorama ippico italiano, porterà in pista sette cavalli con le giubbe di quattro nazioni. Questo anche grazie all’abbinamento della prova alla Crystal Cup, il circuito europeo creato nel 2010 che raggruppa dieci ippodromi del continente. Il Nazioni è una delle tre prove in ostacoli del pomeriggio di Maia (che avrà inizio alle 14.40, cancelli aperti un’ora prima), altre tre sono in piano con i fantini professionisti in sella. Un avvincente venerdì di corse che prelude alla domenica del 73° Gran Premio Merano Forst.
Il “Nazioni” è la prova più romantica e suggestiva della stagione, in quella specialità, il cross, che più di ogni altra rievoca gli albori di questo sport. Seimila metri da mettersi alle spalle e 34 ostacoli da affrontare (per 30 mila euro da spartirsi), saltando quel che la natura o la mano dell’uomo hanno costruito, siepi e muri, staccionate e rogge, affrontando saliscendi e strette piegate e galoppando fino ai margini dell’ippodromo, dove arrivano solo i binocoli e talvolta nemmeno quelli. La prima menzione spetta di diritto a Lutin des Bordes, il vincitore delle ultime due edizioni, la cui giubba è un emblema del “villaggio globale” dell’ippica: ceka per residenza ma multinazionale per proprietà e un nome, scuderia Merano, al quale non bisogna aggiungere altro. Con Bartos ai comandi il sempreverde (13 anni) allievo di Vana Sr sarà il cavallo da battere. Ci proveranno i due di Favero, la sublime saltatrice Alba Reale (con Raffaele Romano) e il metronomo Matin de Clermont (assieme a Vana Jr, per l’ennesimo duello in famiglia fra il padre trainer e il figlio jockey). Anche Contu scende in pista e ci prova con Ainara (Columbu), ma il compito appare difficile. Due sono gli inglesi, Sarika e Shalimar Fromentro portati da Nick Williams, sul secondo sale James Reveley che domenica andrà a caccia del suo terzo “Merano” consecutivo. Sono delle autentiche incognite con altalenanti prestazioni in Francia e in patria. Incognite alla pari del francese Tomcat de Kerser, presentato da Patrice Quinton, che rimane però su due successi (l’ultimo a Waregem, in steeple). Ci sarà da divertirsi a risolvere il rebus.
Oltre al cross e a due prove in siepi, il venerdì offre il ritorno dei jockey professionisti del piano con tre corse: a fruste alzate si vedranno i vari Vargiu, Esposito e Maniezzi affrontarsi in due handicap, sui 2.200 (Premio Novacella) e sul miglio (Premio Video 33), e in una maiden per 2 anni (Premio SDF). (Simone Facchiini)