Un sogno americano chiamato Elwood Medium
Padova. Pasqua ricca di sorprese all'ippodromo Padovanelle al via la corsa classica più antica d’Italia: Gran Premio Elwood Medium (dotazione di 25.300€).
L’Elwood Medium nasce nel 1902, la prima edizione, che si disputò in autunno a Ponte di Brenta, fu vinta da Duca Herschel.
La corsa ha molte particolarità… per iniziare infatti, è una delle poche corse classiche a essere rimasta sulla breve distanza e a non evolversi sul doppio chilometro come altri gp.
Una grande particolarità è questo bel nome che proviene da una terra oltreoceano e ci fa indagare così tanto da andare a scavare nelle radici dell’ippica italiana per raggiungere quella che poi sarà la storia della nascita all'ippodromo Padovanelle. Ma cosa significa davvero Elwood Medium?
Elwood Medium è semplicemente un cavallo. Ma che gran cavallo!
Discendente di Hambletonian, fù il primo stallone importato in Italia nel 1892 dalla lontana Philadelphia per volere di Vincenzo Breda, leggendario imprenditore italiano a cui si deve la costruzione dell'ippodromo padovanelle. Il progetto di Breda era quello di innestare il sangue americano nelle fattrici friulane. Con Elwood Medium si crearono ottimi trottatori figli di madri mediocri, sufficienti a dare origine alla razza Breda, che negli anni si espanderà in tutta Italia.
Partito con una dotazione di settemila lire, il premio è arrivato ai 25.300,00€ di oggi, ridimensionato forse ingiustamente, senza tener conto della storicità e importanza negli anni.
Elwood Medium rappresenta il sogno e il progetto di un proprietario di cavalli. La corsa, che porta il suo nome, è il sogno americano che lo stesso Breda ebbe nel 1901 e da quei giorni, è la visione di tutti i proprietari di cavalli.
Si potrebbe indicare come il gran premio dei sognatori perché apre le porte a una brillante carriera per giovani puledri di 3 anni.
Ce lo dimostra la nostra Calenita, principessa perduta di un ippica fatta di sogni, speranze e visioni di piccoli proprietari ma anche di giovani e antichi allevatori. Calenita in una danza incantata commosse il pubblico padovano nel lontano 2021 ottenendo il record femminile sui 2040 metri, unica edizione corsa sulla lunga distanza.
Se Calenita è tra le più recenti, tra le storiche edizioni troviamo molti protagonisti che contribuiranno alla stesura della storia ippica italiana: siamo nel 1954 e Fiames dopo una facile vittoria, aprì le porte del primo Derby a un giovane William Casoli. Ortense, 1965, bella ma testarda con una futura carriera da prima classe e Buganda, il settimo sigillo della nero-granata scuderia Orsi Mangelli nell’elwood.
Nel 1978 Siginda regalerà la prima vittoria e il record della generazione in 1.17.9 all'antichissimo allevamento Aggio/Ricci, il quale da due edizioni (2024,2025) celebra gli storici campioni nati dall’allevamento di Boara Pisani.
Tra gli uomini invece abbiamo il biondo Mescaleros che trionferà nel Marangoni di Torino e nel Nazionale. Alfredo, 1961, dopo la vittoria nell’Elwood, regalò alla Orsi Mangelli la vittoria internazionale nel gran premio della Fiera.
Inverno, futuro campione, nel 1941 gelò il pubblico con un primato europeo di 1.18.2.
Tedo, 1970, diventò dominatore assoluto della generazione stra-vincendo derby e gp Nazionale.
Nel 1988 il nordico Viking Kronos, diventerà il temutissimo rivale di re Varenne.
Nad al Sheba, il sogno realizzato del suo proprietario, diventerà razzatore di prima categoria.
Arrivando ai giorni nostri, un morello di nome Cosmo Spritz in 1.12.8 realizzerà il record della corsa.
L’edizione del 2025 vede in pista 8 soggetti indigeni che cercano la vittoria nel circuito.
All’1 Garanzia Par ci prova ancora in una classica dopo un vano tentativo a Milano nell’Allevatori Masaf.
Goldwin Cr nelle ultime prestazioni ha molto deluso, non ha dimostrato la sua forma top, sarà l’occasione per una rivalsa?
Giotto ek, ha fatto vedere velocità in pista piccola e viene evidenziato nella lotta per la vittoria assieme a Galileo Grif, vincitore fresco del Saranno Famosi.
Gnu jet tenta nuovamente la trasferta al centro italia, questa volta a Padova. Gimondi debutta nelle classiche con un giovane Alberto Garruto in sediolo, prima incognita della corsa.
Galassia Gielle ci riprova, questa volta lotterà per le piazze.
Gaber Gio anch’esso debutta in classica e lo evidenziamo come seconda incognita della corsa.
Equilibrata e piena di sorprese, non mancherà l'entusiasmo e la voglia di vincere.
Non resta che sedersi, aspettare domenica e chiedersi: chi sarà a realizzare il sogno americano al suo proprietario?