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Padova. Pasqua ricca di sorprese all'ippodromo Padovanelle al via la corsa classica più antica d’Italia: Gran Premio Elwood Medium (dotazione di 25.300€).L’Elwood Medium nasce nel 1902, la prima edizione, che si disputò in autunno a Ponte di Brenta, fu vinta da Duca Herschel.
L’inizio dell’ anno per l’ippica italiana, non è stato per niente convincente. Sebbene la crisi ippica sia già da molti anni sempre più grave, anche gli ippici stessi hanno voluto mettere la loro figura in una posizione ancora peggiore di come vengono già visti e a far allontanare gli italiani da questo meraviglioso sport.
L’occasione della 197.a edizione della Corsa dell’Arno a Firenze, del glamour che ispira e dell’interesse che suscita non solo tra gli addetti ai lavori, è stata colta al balzo per presentare quella che è una manifestazione fortemente voluta dal Masaf: il Palio delle Regioni, un circuito composto da 21 gran premi che si svolgerà a partire dal prossimo 19 maggio, giorno in cui si disputerà il derby del Galoppo per concludersi il prossimo anno con l’edizione 2025 del Lotteria.
Golden Age ! E’ l’argomento del salotto ideale (nel quale ci immaginiamo tutti insieme seduti) dove cerchiamo di sviluppare qualche tema che potrebbe essere oggetto, è l’augurio, di buone riflessioni successive da parte di ciascuno di noi.
PISA. Il Paese dei cavalli domenica ricorda uno dei suoi figli che ne hanno illustrato la storia ippica, il grande Enrico Camici. Fu fantino di De Montel e di Federico Tesio, vestendo il biancorosso con croce di Sant'Andrea della Dormello Olgiata. Fu il fantino di Ribot ma anche di Ortello. Sono le cifre a disegnare meglio di ogni commento la carriera di Enrico Camici.
Per gentile concessione di Trotto e Turf, continua su cavallo2000, il racconto dei grandi personaggi (uomini e cavalli) del galoppo tratteggiato dalla penna di Mario Berardelli, il nostro punto di riferimento per il turf declinato a cultura e tradizione.Ippica : Re degli Sport e Sport dei Re. Entrambe valide le due affermazioni. Fondamentali allo stesso tempo per i destini del nostro mondo e per consentire, alimentare, fortificare il retroterra di cultura che è indispensabile per la nostra esistenza che deve essere fieramente orgogliosa del proprio ruolo
Padova è in pratica la città dove è nato il trotto italiano ed il suo ippodromo ha rappresentato per anni una vera perla, con quell'anello da mezzo miglio con le curve paraboliche e la breve retta d'arrivo dove comunque grandi campioni, a due e a quattro gambe hanno scritto tratti di Storia e di autentica passione popolare, ricordata di recente anche nel libro di Lucio Dalla Costa che rende tra l'altro onore, tra gli altri uomini di cavalli, anche a Roberto "King" Mazzucato.
Per gentile concessione di Trotto e Turf, continua su cavallo2000, il racconto dei grandi personaggi (uomini e cavalli) del galoppo tratteggiato dalla penna di Mario Berardelli, il nostro punto di riferimento per il turf declinato a cultura e tradizione. -
Newmarket autunno 1976. Tre amici sono in zona per Aste e corse. Pomeriggio all’ippodromo, tra le altre corse in programma c’è il Cesarevitch , monumentale perizia e maratona tipicamente anglosassone la cui valenza sovente affianca quella di una pattern. Campo pletorico, scelte difficili, sarebbe servito uno studio approfondito. I tre amici, chi scrive, Lollo Luciani e Paolo Riccardi, si divertono a “flottare” nella zona dei Bookmakers del Grand Stand.