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PISA. E' la soluzione di un handicap affollato, magari anche ben dotato. Leggi i partenti e quando arrivi a 51-50 chili ecco il nome di Sara Spampatti, fantino rivelazione. L'avevamo scoperta a Merano, nel suo talento, nella sua capacità di infilare nella corsia giusta il baio Quello per venire a vincere il Premio delle Alpi.
Dopo un serrato confronto con Ryan Moore, James McDonald si è aggiudicato il titolo del miglior fantino del mondo per il 2024. Il jockey neozelandese, che da tempo si è stabilito in Australia, aveva ottenuto il titolo già nel 2022.
MONTECATINI. Il tema del turno di mercoledì, la riunione di corse al trotto in notturna programmata dall'ippodromo Sesana di Montecatini, è il ritorno del trotto montato. La disciplina di origine francese vede l'impianto della Valdinievole ospitare una prova alla sella nell'ambito di un circuito che toccherà altre piste nazionali.
Nemmeno la minaccia di pioggia ha frenato l’entusiasmo delle migliaia di appassionati (alla fine sono stati oltre 12.000) che hanno popolato le gradinate e i giardini dell’Ippodromo Capannelle per vivere la magia dell’evento ippico più atteso dell’anno, il Derby Day.
ROMA. Sarà un convegno di corse spettacolare e di grande valore sportivo, quello del Derby Day. Roma, l'ippica vissuta all'ippodromo, il cavallo e la grande bellezza. Aprirà il lungo pomeriggio di domenica alle Capannelle il Premio Alessandro Perrone, listed race per femmine di 2 anni, sui 1100 metri della pista dritta.
ROMA. Domenica Capannelle manda in scena una splendida domenica di corse. Siamo a metà marzo ed ecco che il profumo classico di Roma con le sue corse che già selezionano e assegnano qualche titolo.
PARIGI. Domenica la corsa di galoppo più affascinante al mondo va in scena sul manto erboso di Longchamp. Siamo nella 'Ville Lumière', tra le quinte rosseggianti del Bois, in quella Parigi splendente in questo inizio d'autunno e un eterno richiamo ...
Ah, Ubaldo ! Quante emozioni, quanti ricordi…. Come Ubaldo chi ? Diamine , Ubaldo è solo Pandolfi, la Cassazione , secondo definizione che mezzo secolo orsono coniò per lui Gigino Colasanti. Le sue erano sentenze inappellabili, almeno per noi che ne eravamo sostenitori.