A San Siro si gira tra i nastri nel Gran Premio Ettore e Mario Barbetta
MILANO. L'ippodromo Snai San Siro, venerdì 25 aprile, ospita l'atteso Gran Premio Ettore e Mario Barbetta, handicap ad invito di gruppo 3, nonché finale del nuovo circuito composto dai Gran Premi Ponte Vecchio, Locatelli, Giorgio Jegher e, appunto, l'atto conclusivo di Milano. La prova di San Siro, con partenza con i nastri e sulla distanza dei 2640/2660 metri, vedrà al via 12 trottatori suddivisi nei 2 nastri della perizia. Si tratta di una edizione del Gran Premio dedicata a due figure importanti del trotto italiano, all'insegna dell'equilibrio.
Alla vigilia della competizione, tra gli addetti ai lavori, molti consensi si indirizzano su Enki Brown Effe, molto agile nella giravolta, vista ben centrata all'ultima uscita in quel di Bologna, e con la garanzia della guida di Pietro Gubellini.
Lo start appare molto compatto e tra quelli della prima linea di schieramento piacciono molto anche Capitano Pi e Cienfugos Laumar, il primo specialista delle maratone sulla pista di San Siro, il secondo è un soggetto di tenuta capace di girare per corsie esterne.
Non sembra facile il compito dei penalizzati tra i quali ci sono, comunque, soggetti di valore, un cavallo vincitore addirittura del Mangelli come Diamond Francis e già nella stagione in evidenza nel Locatelli, e un regolarista egregio come Encantador Laksmy, laureato dello Jegher e affidato a Roberto Vecchione che lo scorso anno vinse il Gp Barbetta con Boccadamo (nel fotocolor che accompagna questo articolo). Sempre allo start, ma in seconda fila, ci sono il migliorato Elton Wise, capace di farsi vedere sul percorso, il regolare Cointreau, che rappresenta la scelta di Alessandro Gocciadoro. Idea di quota Eritrea, dal rendimento esemplare, che non è mai andata così forte ed è guidata da quel Francesco Facci specialista di queste partenze e in momento di ispirazione.
Per l'elaborazione di una scommessa ragionata si dovrà tener conto che in questo tipo di maratone, dopo l'assestarsi delle posizioni, si assiste ad un chilometro interlocutorio, poi seguono ottocento metri dove la corsa si decide, c'è il tentativo al largo di qualche soggetto di buon tamburo e i cavalli dello start devono alzare il ritmo per restare in quota. L'ampia curva finale e la retta di San Siro consentono recuperi anche a cavalli che entrano nell'ultimo parziale da posizioni arretrate.
Dunque, sarà un bellissimo spettacolo questo Gran Premio Ettore e Mario Barbetta, venerdì 25 aprile a Milano San Siro, lo stadio del cavallo.