CIAO ARCO , SENZA SOSTA LE GRANDI CORSE CONTINUANO
Più di una settimana è trascorsa dalla disputa dell’Arco di Trionfo. Ci sarebbe forse ancora una considerazione da proporre…. Ancora ? Basta con l’Arco , è un fatto storico ormai. E’ stato scritto e detto tutto il possibile. Il villaggio globale del grande turf non ti consente di fermarti neanche un secondo , se ti volti vieni pietrificato.
Dalla Pegasus di gennaio fino ad Hong Kong e anche quasi a Natale in Giappone per Arima Kinen , ormai e per tutti i 12 mesi, i grandi confronti su tutte le distanze e per tutte le età , si susseguono uno via l’altro in ogni parte del nostro mondo. Dal sud America al sud Africa, alla Oceania e all’Asia e ovviamente tra Nord America e vecchia cara nostalgica Europa, la madre di tutto , cerchiamo di non dimenticarlo. Non per vanità inutile ma per rinsaldare lo spirito colto che deve animarci.
Siamo transitati da un Turf quasi statico, cristallizzato, che si specchiava in se stesso compiacendosi e cosi facendo creava tradizione immutabile, ad un mondo del galoppo cosmico , interagente completamente , con cavalli che sono come i tennisti e si spostano , grazie al progresso, tranquillamente da un continente all’altro. Senza eccezioni : i nostri Presage Nocturne e Giavellotto sono o stanno per andare in Australia e Asia. Correre le Breeder’s Turf dopo Parigi è molto più di una opzione e via dicendo. D’accordo , tuttavia non mi nego lo stesso ad una ultima riflessione , magari molti di voi la avranno fatta da soli.
Vorrei spiegare , una volta di più, perché, tranne , per tradizione, le classiche, quindi Ghinee e Derby nel mondo, tutte le altre corse dovrebbero essere aperte anche ai castroni perché con la loro qualificata presenza contribuiscono a migliorare e determinare la selezione. Possono rendere veritiera una corsa. Solo un esempio e poi basta davvero. Se Calandagan avesse corso a Parigi, essendo il laureato delle King George, con il suo eventuale risultato, avrebbe chiarito moltissimo circa il valore della corsa di Longchamp. Ecco, se recepiamo questo input , sono convinto che verrà da solo il ragionamento che porta a comprendere il perché la loro presenza è utile, è infatti finalizzata alla selezione , altro che. Se Calandagan avesse vinto , sarebbe stato evidente che la valutazione della corsa sarebbe stata posposta a quella di Ascot o la avrebbe confermata. Viceversa se fosse stato dietro i primi due ma sempre nei cinque max sei ( gli altri fanno meno testo) avrebbe conferito ben altro spessore alla impresa di chi lo avesse preceduto.
Ora stop e ovviamente , ci mancherebbe, grande e massimo rispetto per chi dovesse restare della propria opinione. Il dialogo e il confronto sono come la tesi e la antitesi Hegeliana e conducono sempre a sintesi apprezzabili e migliori. Largo ai giovani ! Ormai è da qualche anno che la rimodulazione inglese delle corse di ottobre ha abbastanza cambiato i connotati di certi percorsi. Qui io sarei anche nostalgico : la mia cara vecchia Champion non riesco ad immaginarla altro che sui 2000 tremendi di Newmarket in dirittura. Selezione suprema e a fine stagione, secondo vecchie regole. Quei 2000 hanno messo a nudo Nijinskji e Allez France, per esempio. Chissà, forse con la curva e quindi altro schema tattico , ad Ascot magari si sarebbero salvati da Lorenzaccio e Hurry Harriet…
I se e i ma sono banditi dal Turf. Guardiamo alla riforma con spirito costruttivo e comprendiamone le ragioni. Newmarket regno dei due anni, Ascot nuovo meeting, iper breve di un giorno e summit effettivo ad altissimo livello per chiudere l’anno europeo. Una sorta di Breeder’s del vecchio continente. Leggiamola cosi ed apprezziamola, al netto appunto di dover digerire e rimarginare quella unica ferita, i 2000 non più in pista dritta. E’ il progresso. Tutto questo giro di parole per cominciare a parlare dei due anni. Verissimo ma partendo non dal rowley mile ma da due altri ippodromi. Occhio che a Chantilly abbiamo forse visto un flyer sopra standard nel vecchio Criterium della fu Maison Laffitte . Commonwealth nel mirino , inevitabili, per Samangan, senza quota e vincente sui quei 1200 ( noi, tanto per dire, con Blu Constellation o Lui Rei citando a memoria fallace) che ne fanno un prospetto che ci ha colpito in vista del prossimo anno. Flyer potenzialmente purissimo, intanto Royal Ascot e poi come ha detto il trainer , eventuale allungo sui 1400 precisi del Jean Prat , sempre dritti. Piove sul bagnato , l’acqua va al mulino, i fiumi vanno al mare e le corse le vincono Graffard e Monseigneur da lassù.
Almeno quattro generazioni femminili fatte in casa, il segno della cultura, per questo Blue Point , quindi risalendo da Shamardal si torna sempre a Northern Dancer. Oasis Dream eclettico e brillante per garantire velocità in purezza, Darshaan e Top Ville per arrivare con calma anche al miglio. Meraviglioso concentrato di tutte o quasi le grandi derivazioni di Nearco. Chapeau. Ah come ci farebbe comodo ( iper difficile a sette giorni ma chissà) il laureato 2025 del Criterium tedesco , il Winterfavoriten di Colonia sul miglio. Eh si , perché questo Gostam ( casa Wolher e Darius Racing, dunque dei nostri ) ha fatto proprio il vuoto e ha dato di se stesso dimensione di primo rango. Sta a vedere che sarà l’ennesimo ottimo teutonico da pattern europea. Sette giorni sono pochi , immagino, e poi le sue mire potrebbero anche essere un po' più alte ( ideina Criterium International ?) . Per il nostro derby però è matematico che ci farà un pensierino. Gostam è un prezioso Saxon Warrior, primo di Ghinee e sempre dietro a Roaring Lion in Eclipse e Champion, mica male. Soprattutto è un Deep Impact, tranquilli sempre Nearco linea Royal Charger. Oasis Dream nonno materno, altra linea Nearco via Northern Dancer, impone super nick. Il fatto è che questo pedigree è un pazzesco concentrato , una centrifuga di Northern Dancer che torna anche , in Saxon attraverso Galileo , e nella sezione materna addirittura tre volte, due per via Oasis Dream e una grazie a Black Sam Bellamy che consente anche uno stimolante nick con Urban Sea. Mamma Goiana la sua corsa che seleziona e sui 1400 la ha vinta. Insomma c’è materia… Beh ma adesso Newmarket, dai non scherziamo, il tempio e poi le Dewhurst , la corsa che Lester ha vinto 10 volte, 8 per Aidan cosi come per Coolmore e Karim Aga Khan.
No, dico, qui parliamo di re del turf. Le Dewhrst sono la CORSA dei due anni europei. Dagli anni 30 : Hyperion, Migoli, Pinza, Crepello, Nijinsky , Mill Reef, Grundy , Wollow, The Minstrel, Tromos, Storm Bird, El Gran Senor, Generous, Dr Devious, Zafonic, Rock of Gibraltar, Shamardal, New Approach, Frankel, St Mark’s Basilica, City of Troy…. Dai che chiama Derby e Ghinee come i bambini la mamma. Sarà cosi anche per Gewan ? Non era considerato al betting perché il mercato segue diverse regole. In realtà Gewan era stato condannato per il passo falso di Doncaster ma per il resto il suo score era immacolato. Non solo ma a York , nelle Acomb sui 1400 appunto, si era lasciato dietro, terzo, proprio come sabato, quel Distant Storm che fa da metronomo e ci dice che dobbiamo guardare a Gewan con ben altri occhi. Secondo Tano Belloni Gstaad che è un altro egregio indicatore di bontà cosi come il quarto Zavateri. Questo allievo di Andrew Balding , in sella James Doyle, non è un carneade. Tuttavia solo il 26 potrà dirci di lui in termini definitivi. La impressione di sabato è di un cavallo con i controfiocchi, capace di lottare e reagire. E’ un Night of Thunder ( Ghinee e Lockinge) che già di suo garantisce un doppio nick Mr Propsector – Northern Dancer . L’inbreeding di Gewan è proprio su Mr Prospector e ciò fa di lui, in prospettiva , uno stallone intrigante. Ovunque nel suo pedigree sangue di Mr Prospectr e Northern Dancer . Iper qualità ma forse anche qualche rischio.
Calma e gesso , tra sei mesi sapremo, passando prima dalle Ghinee , opino. In ogni caso marcatore legittimo. Se il nome da sparo fosse quello di Precise ? Per impressione altroche. Potenziale straordinario e anche quel quid esibito che ti fa immaginare in lei un qualcosa di ancora nascosto da far esplodere a tre anni. Ha vinto, come ben sappiamo, il Fillies Mile, altro summit per le femmine cosi come il parigino Boussac , rimasto in casa anche lui. Casa Aidan ovviamente. Boatos fanno intendere che in famiglia, leggi Soumì, la migliore sarebbe Diamonde Necklace. Bah staremo a vedere … è lunga la strada da e per Tipperary e per le Ghinee. Certo Precise se le è mangiate tutte a cominciare da Venetian Lace ed Evolutionist. Chi è Precise ? Domanda retorica perché lo sapete bene. Ha perso solo al debutto e poi progressione geometrica fino alle Moyglare, altro gruppo uno simile, fino al bis di venerdì. Non gli manca nulla. Siete sicuri che arrivi ai 2400 ? il babbo Starspangledbanner direbbe di no, salvo eccezioni, ma nonno Galileo dice risolutamente di si. Chi farà, tra i due , la voce grossa ? Lo scopriremo.
Anche qui ritorno su Northern Dancer ma anche altro Nearco e inevitabile pure un ramo Mr Prospector e persino un pizzico vintage di Hyperion, il dimenticato. Giochiamo : a naso preferisco origine di Gewan, impressione dice tuttavia che Precise fornisce maggiori garanzie.
Altro da Newmarket ? Si, Pierre Bonnard e Hankelow. Teneteli d’occhio ( Zetland sui 2000 e Autumn sui 1600) . Verdoni si ma con potenziali. Verrebbe da lasciarli in pace a maturare ma la tentazione nel calendario c’è eccome. E Taany ? Ammappelo che numero nel Verziere dell’amato Aldo, ovviamente Cirla. Chapeau grande Luciano, con questa Teofilo su Dubawi ha davvero compiuto un lavoro da maestro di altri tempi. Che cavalla, stupenda con un cuore immenso. Immacolata dallo scorso St Leger, dunque distanza. Vero ma domenica erano 2000 e ha lasciato sul posto una femmina chic come Sioux Life , Lidia Tesio uscente. Sembrerebbe la destinazione ovvia ed invece Vitabile potrebbe sparigliare . Lui sa bene che più passano i metri e più a Taany viene voglia di andare.
Poi nella vita esistono anche le giuste ambizioni , allora ecco la idea pattern estera sulla lunga , i 2800 del Belle de Nuit a Saint Cloud, rosa e forse con non tante al via e chissà magari un bel pesante. Non gli do torto, dovese prendere una bella linea conquisterebbe valutazione ancora maggiore per chiudere in bellezza carriera. Ha cinque anni e si suppone andrà in razza . Osare sempre, vai Luciano, siamo con te .
Cosa abbiamo in agenda ancora in Europa ? Super Ascot imperdibile sabato prossimo, il nostro Jockey Club day il giorno dopo, ( Dormello, Criterium, Piazzale -Camici) Doncaster e Longchamp con i due 1600 giovani, Saint Cloud sui 2000, pattern qua e là fino a concludere ancora noi con Roma, Lidia Tesio, Federico Tesio, Di Capua e non solo con poi il St Leger a chiudere la porta. La riapriremo in aprile, ah la nostra vecchia Europa.
Un tempo si trascorreva l’inverno a fare le carte alla prossima stagione e a sentire i racconti dei vari allenatori. Invece ora neanche il tempo di un commento perché si va di Breeder’s, di Melbourne e affini, di Tokyo , di Hong Kong. Il tempo di un brindisi e saremo alla Pegasus e poi la Saudi Cup, oh santo cielo, senza un attimo di respiro. E’ il Turf del XXI secolo , Bellezza !